martedì 1 aprile 2008

31 - 03, Casini a Reggio

Pier Ferdinando Casini, leader dell'Unione di Centro, in visita a Reggio Emilia, ribatte alla proposta di Walter Veltroni di un disegno di legge per tagliare il numero delle leggi vigenti in Italia, proposta che Casini bolla come "una promessa impossibile", mentre per avere la gratitudine degli italiani basterebbe secondo il leader Udc che il segretario del Pd "convincesse Bassolino a dimettersi".
"Veltroni fa promesse a cui non crede nemmeno lui, invece di fare promesse impossibili, faccia dimettere Bassolino dalla presidenza della Regione Campania e avrà la gratitudine degli italiani. Non c'è bisogno - conclude Casini - di sopprimere 5mila leggi, lo può fare in un pomeriggio". Ribatte anche a quelle che definisce le mistificazioni di queste ore e difende la scelta del voto all'Udc come la scelta di chi non chiede di "tutelare le proprietà private di Berlusconi". "Berlusconi dice che chi vota Udc sceglie Veltroni - spiega il leader dell'Unione di Centro - ma gli elettori sanno bene che chi vota per noi sceglie un centro moderato alternativo alla sinistra antagonista di Veltroni.
Chi sceglie noi non chiede - è l'affondo di Casini - le proprietà private di Berlusconi e ritiene che i suoi valori non siano in vendita. In Italia non tutto si può comprare e questo - conclude il nostro leader - la nostra testimonianza politica lo vuole affermare".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri Casini era da noi a Genova, al Teatro della Gioventù in pieno centro città, la sala era stracolma, con gente in piedi: un fatto più unico che raro per noi genovesi trinariciuti!
Vuol dire che siamo sulla strada giusta!!!
Alla faccia di chi è andato via dall'UDC (sputando nel piatto dove aveva mangiato) per altri malsani lidi...che peste lo colga!
Buon lavoro.
Avv. Martina Garri
Pari opportunità UDC prov. GE

Anonimo ha detto...

Martina, cosa dire di "peggio", noi avevamo "in casa" e peggio nella "porta accanto" l germe dell'abbandono....

però meglio in pochi (e fidati) che in tanti a mangiare senza "fare".

Io confido nell'esito del voto.

Francesco